Automatically translated by AI, read original
L'UE concorda un piano per eliminare gradualmente le importazioni di gas naturale russo entro il 2028
21 ottobre 2025
L'UE ha concordato un piano per eliminare gradualmente le importazioni di gas naturale dalla Russia entro il 2028. Il nuovo regolamento stabilisce un divieto graduale, richiede piani nazionali di diversificazione e un monitoraggio più rigoroso della dipendenza energetica.Il Consiglio dell'Unione europea ha adottato il suo approccio generale a un nuovo regolamento che eliminerà gradualmente tutte le importazioni di gas naturale russo entro il 2028, segnando una delle più radicali misure di politica energetica del blocco dall'invasione dell'Ucraina.
Il regolamento, formalmente intitolato "Eliminazione graduale delle importazioni di gas naturale russo, miglioramento del monitoraggio delle potenziali dipendenze energetiche e modifica del regolamento (UE) 2017/1938", è stato approvato dai ministri dell'energia dell'UE il 20 ottobre. Stabilisce un quadro giuridico per vietare le importazioni di gas russo e di gas naturale liquefatto (GNL) e richiede agli Stati membri di pianificare come diversificare l'approvvigionamento e rafforzare la sicurezza energetica.
Divieto graduale del gas russo
In base al regolamento proposto, le importazioni di gas naturale russo tramite gasdotto o GNL saranno vietate a partire dal 1° gennaio 2028. I contratti di fornitura a breve termine firmati prima del 17 giugno 2025 potranno continuare fino a giugno 2026, mentre i contratti a lungo termine conclusi prima di tale data potranno essere validi fino all'inizio del 2028.
La tempistica di eliminazione graduale consente agli importatori di passare gradualmente a fonti alternative, evitando interruzioni dell'approvvigionamento. Sono previste eccezioni per gli Stati membri senza sbocco sul mare che dipendono ancora dal gas russo a causa di infrastrutture limitate.
Una volta adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio, il regolamento entrerà in vigore sei settimane dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Monitoraggio e applicazione
Il regolamento introduce rigorose misure di verifica e monitoraggio per impedire l'elusione del divieto di importazione. Gli importatori saranno tenuti a ottenere un'autorizzazione preventiva e a dimostrare il Paese di produzione per tutte le spedizioni di gas. Le autorità avranno il potere di ispezionare i contratti di fornitura e bloccare le importazioni qualora l'origine non possa essere confermata.
Le spedizioni che entrano nell'UE attraverso la Russia, la Bielorussia o il gasdotto TurkStream saranno automaticamente considerate originarie della Russia, salvo prova contraria. I carichi di GNL che mescolano gas proveniente da diverse fonti devono dichiarare la quota prodotta in Russia.
La Commissione europea e l'Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell'energia (ACER) coordineranno lo scambio di informazioni tra le autorità doganali, di regolamentazione e nazionali, pubblicando relazioni annuali sullo stato di avanzamento dell'eliminazione graduale del gas .
Ogni Stato membro dell'UE che importa ancora gas o petrolio russo deve presentare un piano nazionale di diversificazione entro il 1° marzo 2026. I piani delineeranno misure per garantire nuove rotte di approvvigionamento , espandere le energie rinnovabili e ridurre la domanda di gas .
La Commissione può formulare raccomandazioni se il piano di un paese risulta insufficiente per rispettare la scadenza del 2028. Gli Stati membri riferiranno regolarmente al gruppo di coordinamento del gas dell'UE sui progressi compiuti nell'attuazione.
Sicurezza energetica e transizione
Il regolamento si basa sulla strategia REPowerEU, lanciata per la prima volta nel 2022, volta a porre fine alla dipendenza dell'Europa dai combustibili fossili russi, accelerando al contempo la transizione verso l'energia pulita. Le analisi dell'UE hanno rilevato che un'eliminazione graduale e coordinata avrebbe un "impatto limitato sui prezzi" e migliorerebbe la sicurezza energetica a lungo termine.
Dal 2022, l' UE ha già ridotto le importazioni di gas russo di oltre 60 miliardi di metri cubi all'anno attraverso la diversificazione, la riduzione della domanda e l'espansione delle energie rinnovabili.
Prossimi passi
Con l'adozione dell'orientamento generale del Consiglio, i negoziati con il Parlamento europeo inizieranno nelle prossime settimane. Una volta finalizzato, il regolamento renderà l'UE il primo grande blocco economico a legiferare per porre fine completamente alle importazioni di gas russo, una pietra miliare nei suoi sforzi per rimodellare il panorama energetico del continente e proteggere le sue economie dai rischi geopolitici.
MAGAZINE
NEWSLETTER