La Cina esclude il GNL dagli Stati Uniti
19 marzo 2025
Bloomberg News riporta che la Cina non importa gas naturale liquefatto (GNL) dagli Stati Uniti da 40 giorni, segnando il divario più lungo in quasi due anni, poiché i commercianti dirottano le spedizioni verso altre regioni per evitare i dazi di Pechino sul carburante super-refrigerato.
Secondo i dati di tracciamento delle navi raccolti da Bloomberg, questa serie negativa è la più lunga da giugno 2023. Inoltre, i dati della società di analisi Kpler rivelano che al momento non ci sono spedizioni di GNL dagli Stati Uniti in rotta verso la Cina.
Le tensioni commerciali innescate dall'amministrazione Trump continuano a mettere a dura prova le relazioni commerciali tra il maggiore esportatore e importatore di GNL al mondo. A febbraio, Pechino ha imposto un dazio del 15% sulle spedizioni di GNL statunitensi in risposta ai dazi statunitensi sulle esportazioni cinesi.
Di conseguenza, gli acquirenti cinesi con impegni a lungo termine nei progetti GNL statunitensi stanno ora rivendendo queste spedizioni in Europa, secondo quanto riportato dai trader. Nel frattempo, le aziende cinesi sono sempre più restie a firmare nuovi contratti con i fornitori statunitensi e cercano alternative nella regione Asia-Pacifico o in Medio Oriente.
Con un cambiamento notevole, China Resources Gas International ha recentemente concluso un accordo per l'acquisto di GNL dall'australiana Woodside Energy Group Ltd. per 15 anni, a partire dal 2027. Si tratta del primo accordo di questo tipo tra aziende cinesi e australiane da anni, a dimostrazione di una ripresa dei rapporti commerciali tra Pechino e Canberra dopo anni di rapporti tesi.
L'australiana Woodside Energy si è aggiudicata un contratto quindicennale per la fornitura di GNL alla Cina. Bloomberg News riporta che la Cina non ha ricevuto un singolo carico di gas naturale liquefatto statunitense negli ultimi 40 giorni e attualmente non ci sono navi cisterna per il trasporto di GNL in rotta verso il Paese. (Immagine: Woodside Energy)La Cina si sta inoltre concentrando sull'aumento della produzione interna di gas per ridurre la dipendenza dalle importazioni. Questo sforzo ha registrato una crescita costante, con un aumento della produzione di gas del 3,7% su base annua nei primi due mesi del 2025. Inoltre, fonti energetiche alternative, come carbone, energie rinnovabili e gasdotto dalla Russia, stanno contribuendo ad alleviare la domanda di GNL importato.
La guerra commerciale sotto la prima amministrazione Trump aveva precedentemente bloccato le esportazioni di GNL degli Stati Uniti verso la Cina . Tuttavia, dal 2020, le importazioni cinesi di gas americano sono aumentate significativamente, raggiungendo una media di oltre 400.000 tonnellate al mese.
A gennaio, il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha suggerito che il GNL potrebbe essere utilizzato come leva nei futuri negoziati commerciali. Tuttavia, la Cina non ha mostrato interesse a utilizzare il GNL in tali discussioni, uno sviluppo che potrebbe ostacolare gli sforzi degli sviluppatori statunitensi per ottenere nuovi contratti e lanciare nuovi progetti GNL .
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